lunedì 18 gennaio 2010

(52) vedo le basse...1785/1828

Litorale che allora eri deserto
forse t'avranno col cemento invaso?



Vedo le basse case di Teulada
bianche di calce, come in un presepe
allineate su quella stretta strada
tutte identiche, linde, senza crepe,

ritorna la bella spiaggia del Poetto,
le liete passeggiate dopo cena
lungo via Roma, luogo di rispetto
dove "Marisa" mi faceva pena
vederlo disprezzar senza reazione
anzi, quasi godente del disprezzo,
mettere in mostra con ostentazione
l'essere suo "diverso" quale vezzo. ...(1796)

Le baracche di legno sotto il ponte,
con davanti la porta il focolare,
le donnine in attesa del cliente
e quelle altre intente a mercanteggiare
quel loro corpo, sua unica risorsa,
con individui ignoti, senza nome,
che dopo l'abbuffata van di corsa
senza c'abbian voglie represse dome.
Come fan tutte le città di porto
Cagliari non copriva le sue pecche,
forse chissà, questo oggi sarà morto,
quelle baracche più non saran stecche. ...(1808)

Litorale che allora eri deserto
forse t'avranno col cemento invaso?
O forse quell'impianto allora aperto
per colpa della crisi l'avran chiuso?
Crisi che allor già metteva le penne,
sì che parola nuova, "congiuntura"
vocabolo comun così divenne,
tra gli alti e bassi e ancora oggi dura. ...(1816)

Non c'era ancor la cassaintegrazione
che può salvare tanti esuberanti,
senza proteste e con rassegnazione
venivan essi espulsi dagli impianti,
così che dal cantiere, piano piano,
noi si veniva rispediti a casa,
il protestar sarebbe stato vano;
di rimanere era speranza evasa. ...(1824)

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