venerdì 29 gennaio 2010

CAPITOLO TRENTATRE

il piccolo aretino fu campione
nel tingere sì colorito affresco
usando tutto fuor che la ragione.




CAPITOLO TRENTATREESIMO

E' umano errar, perché un'errata coppia
s'è consenziente lei d'aver sbagliato
costringerla si vuole a viver stroppia?
Costringere altri a odiar non è peccato?
Dure a modificarsi son le leggi
specie se toccan fatti di coscienza,
ma i popoli non son belanti greggi
e chi li guida, deve, all'occorrenza
il loro grido ascoltar se necessario
cambiar le leggi che odorano di muffa,
ma, storico cammino , millenario,
quando si devia può crear baruffa; (4258)

e la baruffa non tardò a scoppiare
ché il divorzio, (parola scandalosa
sino ad allora solo a pronunciare),
per legge diventò fattibil cosa.
Chi parlò d'attentato alla famiglia,
chi lo sconquasso sociale predisse,
non vollero ingoiare la pastiglia;
l'abolizion si chiese, allor s'indusse
il referendum per l'abrogazione
e la contesa infiammò l'Italia,
ogni partito ed ogni associazione
con fervor si gettò nella battaglia. (4270)

Scesero in campo gli araldi crociati,
demonizzarono i separatisti,
scomuniche lanciarono i prelati,
divorzisti contro antidivorzisti,
dal tragico al comico al grottesco,
il piccolo Aretino fu campione
nel tingere si colorito affresco
usando tutto fuor che la ragione.
-Scapperanno le serve con le mogli!-
volgendosi ai braccianti di Sicilia
egli sparò; -E nasceranno imbrogli,
maschio con maschio formeran famiglia!- (4282)

Sembrò resuscitato il medioevo
ma non si mise il popolo paura,
si chiuse la battaglia e fu sollievo
per chi non giudicava una sventura
quella legge, che venne confermata
dal voto popolar; chi avrebbe perso?
Fu forse la famiglia mutilata?
Divenne il viver torbido e perverso?
Peggiorò forse ma non per la legge,
altre le cause affioranti e cupe,
il terrorismo scagliò le sue schegge,
la droga eresse tragica la rupe. (4294)

Divorzista io fui però al calore
d'una famiglia unita sempre ho teso,
di divorziar mai mi sfiorò l'odore
pur se non sempre fu leggero il peso
che l'obbligo a coniugi comporta,
a ripensarci il duolo è un buon collante,
ad aggrapparsi l'uno all'altro esorta
specie se nel dolor cade l'infante. (4302)

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