domenica 24 gennaio 2010

La prima marcia..2771/2810

da est ad ovest, spaziandovi l'occhio
v'eran dieci, cento, mille aguglie,
quell'ondulato, aereo scarabocchio
che Cadibona congiunge alle Giulie.



La prima marcia all'Antelao ci mosse,
affardellati zaini sulle spalle
senza che il sol svegliato ancora fosse
in fila indiana lasciammo la valle.
Leggero parea essere il fardello
appena in spalla messo, ma ben presto
la piuma si tradusse in un massello
cui l'erta ascesa le aggiunse il resto,
sulle scoscese mulattiere ombrose
il grigioverde drago si allungava,
le voci gaie fatte silenziose,
anche il parlare l'affanno ti dava. ..(2782)

Sulla strada qualcun cadde stremato
allor tozzi cavalli montanari,
coda del drago a pezzi, frazionato,
funser da forti e fedeli gregari.
Quando marciando si perde il contatto
mai la brillante idea che ti s'affacci
di riagganciarti al gruppo con lo scatto
perché le gambe si ridurran stracci,
mantieni dunque il cadenzato passo
senza curarti di chi s'allontana,
la montagna è feroce col gradasso
e, a sottovalutarla ti sputtana. ...(2794)

Alla meta si giunse in più gruppetti,
sbracammo le spossate membra al prato
tra ciclamini e candidi mughetti;
mai fu riposo più desiderato.
Già fumante la cucina campale
ciascun riempì la capace gavetta,
non ci fu pasta che ci andasse a male
e divorammo la bistecca in fretta. ..(2802)

Rifoncillati, breve fu la sosta,
splendean le cime delle Dolomiti,
ogni nube del ciel s'era nascosta,
era orizzonte di monti infiniti
da est ad ovest, spaziandovi l'occhio,
v'eran dieci, cento, mille aguglie,
quell'ondulato, aereo scarabocchio
che Cadibona congiunge alle Giulie. ..(2810)

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