domenica 17 gennaio 2010

(47) Più che all...1617/1652

Quante frustate o sangue o sudore
costavan quei minuscoli mattoni?



Più che all'ingegno umano il mio pensiero
volava a quelle masse di forzati
schiavi, perché nemici dell'impero,
e per l'impero allor sacrificati.
Quante frustate oppur sangue, o sudore
costavan quei minuscoli mattoni?
Quante tenebre per donar splendore!
Per un diamante i vetri son milioni. ......(1624)

Son venti secoli, son duemila anni,
cancellati gli schiavi e le catene,
morti gli imperator, morti i tiranni,
tanto è mutato, tanto si mantiene.
L'uomo cammina, non si volta indietro,
vuole arrivare, non si chiede dove,
pretende di sapere ogni segreto
del suo passato, e, sensazioni nuove
continuamente cerca, insoddisfatto
dell'essere suo e ancor più alto aspira,
quasi ch'eterno un terreno contratto
lo vincoli nel mondo, e lui, che gira, .......(1636)

lo regge, lo sopporta, lo sostiene,
si fa plasmar per agi, per sollazzi,
certo di riassorbir nelle sue vene
quei che domina gli infiniti spazi,
e sopravvive al di lui passaggio,
mondo perenne, serbando tesoro
di ciò che l'orme sue, nel breve viaggio,
fan del creato l'uomo capolavoro. .......(1644)

Pochi sono gli eletti dal destino
che lasciano il lor timbro nella storia,
tener la conta di chi fa il cammino
regger non può dell'uomo la memoria.
Minuscolo, pur se microscopico,
qualcosa resta dell'ognun passaggio,
uomo, animale intelligente e pratico
inconsciamente lascia il suo messaggio. .....(1652)

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