mercoledì 13 gennaio 2010

(23) Se tu semini..739/774

di operaio era la mia semente,
semente sana, che non marcì mai





Se tu semini grano, grano avrai,
e di operaio era la mia semente,
semente sana che non marcì mai
ne la gramigna mai gli fu perente.
L'aspirazione maggiore in un paese
dove la gente se ne andava via,
garanzia di stipendio a fine mese,
una fabbrica, la tipografia; (746)

la fortuna solitante è avara,
quando l'aspetti raramente viene,
perché l'attesa non diventi amara
altro percorso affrontare conviene.
La prima strada che s'aperse allora
fu del mobilificio e venni assunto,
quanta fatica, mi ricodo ancora
e quante le ore levate dal conto. (754)

Otto eran le ore per regolamento
ma chi bramava mantenere il posto
regole vedea quale carta al vento;
lavorare volevo ad ogni costo
così ogni sera, sempre, puntualmente,
prima che terminasse la giornata
-Ragazzi su che c'è un carico urgente!-
il "padrone" portava l'ambasciata. (762)

Di sabato poiché l'esposizione
completamente veniva cambiata,
armadi, letti, mobili, poltrone,
non terminava mai quella giornata.
-Ragazzo! Vai a cena poi ritorna!-
Ma quel sabato m'inventai una scusa:
-Non posso!- dissi rompendo la norma,
-Il pievano mi aspetta nella chiesa!-
-Ti dà forse il pievano da mangiare?-
Mi rispose il padrone risentito
quasi m'avesse udito bestemmiare;
d'aver parlato mi sentii pentito. (774)


Nessun commento: