CAPITOLO VENTOTTO

eppure, l'inebriante suo profumo
è riprovato che nasconde il morbo
che tante vite ancor riduce in fumo.

CAPITOLO VENTOTTESIMO

Men del cantiere è greve l'officina
ma pesa pur trascinarne il fardello,
sia che si saldi a capoccia china
o peggio ancor si saldi col cannello;
e ti perfora il timpano lo stridio
della veloce assai dentata lama,
prega che mai spezzar la faccia Iddio
perché ha luttuosa e tragica la fama;
la troncatrice poi poco è tranquilla
con l'abrasivo suo disco vibrante,
pur con l'occhiali sempre una scintilla
l'occhio ti coglie, ahi! Doloso istante! 3630)

Come puntura di spillo, rovente,
penetra il bulbo celandosi in esso,
arduo è scovarla ma dolor si sente
e, più che duol, più l'occhio batte spesso,
ad ogni colpo di palpebra strugge
la microscopica e ferrosa scheggia
e, fin che resta il dolore non sfugge,
più tempo passa, più l'occhio lampeggia. (3638)

E' meno atroce ma più frequente assai
l'infiammazione che da il voltaico arco
a chi vista gli espon; fa passar guai
che nel chiaror pur gli s'asconde il varco.
Attenzion tocca fare con la pressa,
in un sol colpo lei asola, scantona,
lavorazion non è sempre la stessa,
se parte, un sol pedale ha che l'aziona,
mai si stanca, ripetitivamente,
sicché la monotonia dell'azione
genera irrimediabile incidente,
di mani o dita netta amputazione. (3650)

Poi non tutti evidenti sono i rischi,
prendi ad esempio la verniciatura,
pericolo non v'è si rompan dischi,
ne che si tronchi na mano v'è paura,
eppure, l'inebriante suo profumo
è riprovato che nasconda il morbo
che tante vite ancor riduce in fumo,
ma, pur sapendo ciò restava orbo
l'occhio di quel che in nome del profitto
manteneva il timone della nave;
guai a impedirgli di tirare dritto,
fra tanti marinai non è sì grave .....(3662)
se uno si perde in mare, ciò che conta
c'abbia buona salute "Dio Danaro"
sì che chi più alto stà, più alto monta,
mentre chi sotto sta è sovente ignaro
di ciò che sopra la sua testa pende,
la piramide regge sulle spalle,
e, col destino amaro se la prende
s'abbandonare deve questa valle. (3670)