venerdì 22 gennaio 2010

Era quel sogno...2687/2730


La lama gelida di una baionetta
pungeva il collo di un incauto nonno
colto sul fatto da chi se lo aspetta.



Era quel sogno romantico e casto,
aureo tramonto spegneva sul lago,
un lago enorme, più d'ogni altro vasto,
ero con lei e mi setivo pago;
cullavan l'onde la giunca leggiadra,
noi sopra d'ella in estasi assopiti,
protesa la mia bocca, avida e ladra
di baci dolci, da tempo smarriti.
Altro non v'era di peccaminoso,
baciar chi s'ama esser non può peccato,
ma d'improvviso un gorgo vorticoso
spezzò quel sogno ed io fui inondato. (2698)

Era giunta la prima rappresaglia,
chi osato avea infrangere la legge
o, chi non teme d'affrontar battaglia
punir si deve o l'ordine non regge.
Quando il nemico negli occhi ti guarda
pur se lo temi, gli leggi nel cuore,
però se a mostrarsi egli non s'azzarda
pur s'è più debole incute timore.
Come potevo far più sonni lieti?
e quali altre azioni erano previste?
Saper che tra le tue stesse pareti
trama il nemico ti fa render triste. ..(2710)

Tornò la notte ed un urlo tremendo
squarciò la quiete illuminando il buio,
saltò dal letto chi stava dormendo,
notò la lama minacciante il guaio.
La lama gelida di una baionetta
pungeva il collo di un incauto nonno
colto sul fatto da chi se lo aspetta
sacrificando nell'attesa il sonno. (2718)

Non ci fu duol ma valse la lezione,
nessun più ruppe l'altrui quieti sonni, )
ma venne accolta la raccomandazione
fatta al cuoco dai risentiti nonni.
-Vedi costui! Verrà spesso a trovarti!
Trattalo bene! Sai cosa vuol dire!-
-Tu conta su di me, non preoccuparti!
se farà il duro, lo farò morire!-
Dopo cena, ogni sera, puntuale,
mi dirigevo in quell'unta cucina
conscio di quel trattamento speciale
che solo per gli "amici" si destina. (2730

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