giovedì 14 gennaio 2010

(30) Cosa sarà..977/1012

colpiti al cuore dalla stessa spada
bevemmo il primo succo dell'amore




Cosa sarà rimasto di quel prato?
Ci sarà ancora quel bosco di pini?
Lei così dolce ed io così impacciato
a rincorrerci come dei bambini,
tenersi per la man teneramente,
incontrarsi negli occhi, restar muti,
desideroso ardor sempre presente,
sublimità di splendidi minuti. (984)

Intensi giorni col solo pensiero
di riveder quel viso, quella bocca
desideravo più del mondo intero,
e mi s'apriva come l'albicocca
quando è matura e ad essere raccolta
tumida, saporosa m'invitava,
non era facile, per la prima volta,
di desiderio il cuore mi scoppiava. (992)

Era domenica il dì che successe
dentro un cinema, là, sul lungomare,
eran tre amiche, eran sempre le stesse,
un solo posto io le feci trovare
in quell'ultima fila in galleria,
l'altre davanti furono costrette,
quell'idea piacque all'adorata mia,
mi parve di toccar le alte vette. (1000)

Seduti accanto ci demmo la mano,
con un mio braccio il collo suo le cinsi,
avvicinai la bocca piano piano,
fino sotto l'orecchio suo la spinsi,
non si ritrasse affato, era fremente,
io le baciai il collo vellutato
senza alzare le labbra, lentamente
a quel frutto mirai tanto agognato,
e giunsi dove l'umida rugiada
dona alla carne più dolce sapore,
colpiti al cuore dalla stessa spada
bevemmo il primo succo dell'amore. (1012)

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