mercoledì 13 gennaio 2010

(29) CAPITOLO SETTIMO


Coglier quel fiore mi sembrava vano
ogni tentare; desiderio ardeva,
tendevo timoroso la mia mano,
più lo miravo, più mi risplendeva.





CAPITOLO SETTIMO

In giovinezza nostalgia non pesa,
se poi l'amore giunge tutto prende
che in mente altro pensier diventa impresa;
l'egoistico Amore tutto pretende.
Ci incontravamo sì occasionalmente,
finito il pranzo finiva la scuola,
piena di freschi fiori, solamente
unico fiore spiccava nell'aiuola. (954)

Coglier quel fiore mi sembrava vano
ogni tentare, desiderio ardeva,
tendevo timoroso la mia mano,
più lo miravo, pù mi risplendeva.
Ragione puoi fenar ma non il cuore
e, nuovo sentimento, assai vibrante
allor conobbi, era nato l'amore;
s'era impaziente il cuor, ero esitante. (962)

Se tu non chiedi non avrai risposta,
un oasi rinfrescante nel deserto
si presentò, né mai altro ristoro
più dissetante fù, ne mi rammento
d'aver desiderato mai tesoro
più di quei baci, ne più fui contento
come in quei giorni che allorchè nutrito
dalla mia linfa quel fresco germoglio (970)
eterno mi appariva, mai passito,
ne mai timore di cozzare scoglio
sfiorava il navigar dell'amar mio
in quell'ignoto tormentato mare;
chi mai direbbe alla delizia: Addio!
Ma sempre a gioia s'oppone il dolore. (976)


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