lunedì 18 gennaio 2010

(56) Bologna dotta..1945/1988

Bologna dotta, Bologna la grassa,
chi non conosce Te non sa che perde,





Bologna dotta, Bologna la grassa,
chi non conosce Te non sa che perde,
l'Italia intera dal tuo cuore passa
e la tua fiamma rossa eterna arde,
quanto calore dà quella tua gente,
quanta voglia di vivere sprigiona,
ne di rancor ne d'odio è lei parente
ne a facile entusiasmo s'abbandona, (1952)
in quei cappannelli a Piazza Maggiore
la sera dopo cena, dove ognuno
poteva dir la sua senza timore,
quell'inconsueto, spontaneo raduno,
quei lunghi porticati senza fine,
dove il dialogo ancora là s'accetta
tra gli invitanti bar e le vetrine
dove non vive la consueta fretta. ..(1960)

Bologna che in quell'anno era campione,
per ricordar l'eccezionale evento
sulla via Indipendenza uno striscione
in permanenza ondeggiava al vento.
Era un evento di non poco conto,
da lustri si spartivan lo scudetto
Milan, la Juve, l'Inter e nel confronto
nessun che osasse mutar quel verdetto. ..(1968)

Ebbene ciò successe; aveva osato
lanciare la sfida a quei sacri mostri
che l'accusaron di vile peccato,
di ciò che flagello è dei tempi nostri.
Dissero "Doping!" astrusa parola,
questo costò alla squadra una penale,
ciononostante, se non fu più sola,
ebbe lo scettro suo nella finale,
e, pur avendo il Milan nel mio cuore,
quello striscione m'empiva d'orgoglio,
e, quell'accusa che fece rumore
odorò sempre di tramato imbroglio. ...(1980)

Bologna dove lo "Specchio Segreto"
si permetteva di far la "zuppetta"
là, dove don Marella infreddolito
fuori dai night riscuoteva la retta,
quanti passatempi, quanta la gioia,
sale da ballo, sale da biliardo,
che sia non sai tu la parola "noia"
antica sei con spirito gagliardo. ..(1988)


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