mercoledì 20 gennaio 2010

(65)Mitica sponda..2300/2348

Alpino fui e ancor oggi mi onora,
dopo sei treni Mondovì raggiunsi,
entrai nella caserma a tarda ora.



Mitica sponda che vedesti Ulisse
astuto e forte cader nell'imbroglio
teso da Circe, l'infida che visse
dove s'è unita ora terra allo scoglio.
Mitica terra che già fosti storia
prima che Roma vedesse gli allori,
dove natura può cantar vittoria
perché protetta da speculatori.
Tappa importante fosti d'Odissea,
per umil mio cammino fosti arrivo,
e, se Ulisse fu salvato da una dea
io piantai le radici quale ulivo. ..(2312)

Passaron come il lampo i lieti giorni,
dall'estasi al dolor il passo è breve,
tempo iniziò degli attesi ritorni;
per chi si ama la lontananza è greve.
Era giunta l'età del militare,
Madre Patria, che spesso i figli scorda
quando costoro chiedon da mangiare,
per essere servita li ricorda
Fui servitore leale, mio malgrado,
ma per spiegar quali furon gli stenti
morali più che fisici, in quel guado,
non basterebbe ne un libro ne venti. ..(2324)

Alpino fui e ancor oggi mi onora,
dopo sei treni Mondovì raggiunsi,
entrai nella caserma a tarda ora,
persi un'identità, altra ne assunsi.
-Recluta alpina-; fui rasato a zero
che quando nello specchio mi riflessi
mi parve di veder colui che impero
ultimo dominò pria che nascessi.
Avrei dormito pure sopra un sasso
ma la nottata la passammo in coda
per aspettare il telo e il materasso
suonò la sveglia, prima nuova moda. ..(2336)

e, sempre di corsa ad ogni adunata,
ogni tre quarti d'ora una tenuta,
in tuta, in calzoncini o da parata,
per imparare come si saluta,
come bisogna marciare e obbedire,
comandi! e signorsì! le due parole
che in continuazione dovevi dire,
per ore sull'attenti, sotto il sole,
per aspettar giungesse un colonnello,
teste pelate come lampadine,
ancor non era l'ora del cappello,
ancor non eravam reclute alpine. ..(2348)

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