giovedì 14 gennaio 2010

(35) CAPITOLO NONO

non gli bastava più la bicicletta
e si correva, correvamo tutti...

CAPITOLO NONO

Estate calda ch'empiva le spiagge (1161)
senza catrame ancora, ma violate,
anche le più lontane, più selvagge
dal turismo di massa conquistate.
era scoppiato il boom e l'operaio
cominciava a comprar l'utilitaria,
si lavorava da agosto a gennaio,
giornata spesso era straordinaria,
si lavorava solo per quel sogno
che si vedeva diventar concreto
anche s'ancor non sembrava bisogno;
avventuroso fascino indiscreto. ............... (1172)

E qualche volta, riempita la sporta,
caricata la moglie, i figli, il gatto,
s'andava a far la gita fuori porta,
il massimo per esser soddisfatto,
e, quella improvvisata, breve gita,
fuori dei luoghi soliti di sempre,
sensazione di libertà infinita,
rinfrancava lo spirito e le tempre. ...............(1180)

Si lavorava, lavoravam sodo,
il mondo cominciava ad aver fretta,
per l'operaio restava fisso il chiodo,
non gli bastava più la bicicletta
e si correva, correvamo tutti,
quasi a voler recuperare il tempo
di giorni pigri, di perduti frutti,
il consumismo non lasciava scampo. .............(1188)

Non si parlava ancor d'inquinamento,
neppur di prevenzione sul lavoro,
ognuno voleva essere contento
senza poi preoccuparsi del futuro,
scoppiavan le città e la campagna
antica e generosa si spogliava,
la pancia quando è piena non si lagna,
ne si ricorda quando brontolava. ..................(1196)

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