domenica 17 gennaio 2010

(48) All'ombra delle..1653/1688

e come fiume allaga, straripante,
quando la storia chiama; per Togliatti
lo riconobbi unito, finalmente.



All'ombra delle antichità romane
conobbi quei quartieri di baracche
con l'accattoni, i ladri, le puttane,
del capitale marginali sacche.
Tòrte lamiere tra liquami e mota,
gente cui dignità mai fu parente,
d'origine lontana, forse ignota,
che è popolare sì ma non lo sente,
gente che di volgarità fa vanto,
che in emarginazion lieta si culla
e che all'ingenuo occhio ruba il pianto,
ma per cambiar vestito non fa nulla. ......(1664)

Nudi fanciulli, color della terra
promiscui a cani lordi quanto loro,
profughi d'una indichiarata guerra,
piaga per società c'abbia decoro.
Questa non era la Roma del Belli,
quella Roma sorniona e popolana
delle grandi abbuffate con stornelli,
la Roma arguta, satirica e sana.
La Roma di Trilussa o di Pasquino
invasa da burocrati e scrivani
qui giunti da lontano o da vicino
lor tutto essendo fuori che romani. ..(1676)

Era sparito il popolo glorioso
che lì Porta San Paolo imbracciò l'arme?
Sepolto dal crescendo minaccioso
del cemento grigio, abusivo e informe?
Sempre il popolo è simile alla brace
che resta viva pur quando si copre,
più che non lo si creda è lui sagace
e quando è l'ora compatto si scopre.
Giammai il popolo ha tradito i patti
e, come fiume allaga straripante
quando la storia chiama, per Togliatti
lo riconobbi unito, finalmente. ....(1688)

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