venerdì 22 gennaio 2010

Quale sacrilegio..2655/2686

chi d'altri rompe i sogni è sciagurato
e duole più che trafigga lo spiedo.






Quale sacrilegio avevo compiuto?
Quale profanazion di sacro tempio?
Era trascorso meno di un minuto
che già minaccia giunse per lo scempio.
Con l'aggressiva forza dell'unione
tutti gli anziani mi furono contro,
dovevasi sedar la ribellione,
allor m'accinsi a sostener lo scontro.
Baionetta innescata e spalle al muro,
-Il primo che si muove lo trapasso!-
Ognuno si bloccò, rimase duro,
nessuno si azzardò a muovere un passo. (2666)

Ebbe effetto la mossa, ma lo giuro
forza non avrei avuto di ferire,
però chi poteva esserne sicuro?
Placate così che furono le ire.
Ma il discorso si sarebbe riaperto,
v'era odore nell'aria di mistero,
m'aspettava qualcosa, ne ero certo,
ma sorpresa resta ignota al pensiero.
A volte in sonno le represse voglie
che nell'inconscio, inesplorate stanno,
fuggon dal limbo a soddisfar le spoglie
inermi sul giaciglio e se ne vanno. ...(2678)

Rimane vago il sapore dei sogni,
spesso svanisce prima del mattino,
ne soddisfar può terreni bisogni
pure se a volte predice il destino.
Il peccare in sogno sarà peccato?
non saprei dire ciò, ne me lo chiedo,
chi d'altri rompe i sogni è sciagurato,
e duole più che trafigga uno spiedo. ..(2686)

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