giovedì 28 gennaio 2010

CAPITOLO TRENTADUE

Già diveniva l'appartamento stretto,
la culla, carozzina, il seggiolone,
la bagnarola per fare il bagnetto,
nulla dovea mancare al pacioccone.




CAPITOLO TRENTADUESIMO

L'evento fu felice o parve almeno,

un maschio sano e forte, cinque chili,
guardar quel pupo così tondo e pieno
parean svanire i giorni tristi e ostili.
-Tutto suo padre!- Un coro puerile
scimmiottando a quel pupo ancora cieco
si ripeteva per sembrar gentile
verso di me, ma, rimaneva spreco
quel gjudizio per tanti sì palese
non mi toccava, veder quel neonato
cui la natura non recava offese
completamente m'aveva appagato. (4102)

Già diveniva l'appartamento stretto,
la culla, carozzina, il seggiolone,
la bagnarola per fare il bagnetto
nulla dovea mancare al pacioccone.
Mentre la mamma cambia i pannolini
tu scaldi il biberon per la poppata,
marito e moglie sono più vicini
uniti in quella nuova vita nata. (4120)

Non posson più sottrarsi al nuovo peso
genitori coscienti d'esser tali,
il libertino ardor venga sospeso
però mai si tradiscan l'ideali;
a volte il prezzo loro fa duello
con quello che al bisogno utile pare,
ma, rettitudin rimanga modello
se vuoi ch'eredità possa giovare
e, se con sforzo tuo e sacrificio
potrà un giorno qualche gradin salire
della scala sociale, il beneficio
non serva a rinnegare il suo partire. (4132)

Ancor non parla e già pensi al futuro
di codesta creaturina indifesa,
e tu che sai quant'il viver sia duro
vorresti il suo cammin tutto in discesa,
e ciò che in te è rimasto represso,
in lui, vorresti vedere realizzato,
carne della tua carne, altro te stesso,
nulla vorresti vedergli negato. (4140)

La condizion sociale è genitrice
d'ogni, se pur legittima, illusione,
non può negar però futur felice
anche al più umil figlio di garzone,
ma quando s'ha vantaggio alla partenza
tante le porte che s'apron da sole
pur con immeritata riverenza,
altro bussar dovrà s'aprirle vuole
e la tenacia al merito accompagni
ne si scoraggi, ma in lui stesso creda;
s'è sol lucroso il fin mai ci si lagni
dell'egoismo cui si diventa preda. (4152)

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto ben spiegata fa rivivere quei giorni a chi gli ha vissuti.
Lucia