domenica 24 gennaio 2010

Il commemoratore .2923/2970

L'inverno giunse a tingere la valle
unendo pace alla consueta calma,
riposti eran l'armenti nelle stalle
la carne morse il gel come già l'alma;



Il commemoratore un generale
sempre lo stesso, con la penna bianca,
più volte decorato, è naturale,
loquace assai pur con la voce stanca,
luccicavano gli occhi ai combattenti
che rivivevan quei tragici giorni,
e, durante il silenzio, sull'attenti,
quei rudi volti eran di pianto adorni,
finito il "Piave" dopo, una marcetta
risvegliava nei cuori l'allegria
e, non c'è festa là che si rispeta
che non finisca dentro l'osteria. ..(2934)

-Su bevi vecio!- dicevan quegli avi
a noi, più giovani dei loro nipoti,
-Viva gli Alpini! Bravi! Bravi! Bravi!-
ed i bicchieri rimanevan vuoti.
E' usanza dire che l'alpino beve,
quel ruolo pesa come una condanna,
vengon le sbornie sol perché si deve,
d'essere allegro allora uno s'inganna;
effimero piacer perché la testa
ti par che scoppi e l'intestino bolle,
smunta la faccia come cartapesta,
peduto hanno il vigor le gambe molle. ..(2946)

Pena mi fa l'uomo dall'alcool vinto
eppur quei giorni, poveri d'affetto,
nell'ebbro mare a tuffarmi fui spinto;
nessuno può negar qualche difetto.
Solite note d'umili marcette,
squilli di tromba, degli inni preludio,
allietavan quelle vallate strette
che a frenetico andar ponean ripudio,
dietro alti picchi un'aquila reale
nell'etere ondeggiava senza cura
di villeggiana atmosfera gioviale,
ben altre gesta le misero paura ..(2958)
allor che l'uom con la stessa divisa
sputando ferro e fuoco su quei picchi
squarciò la roccia, che di samgue intrisa
creò sepolcri di rododendri ricchi.

L'inverno giunse a tingere la valle
unendo pace alla consueta calma,
riposti eran l'armenti nelle stalle,
la carne morse il gel come già l'alma;
forse vedendo quell'alpino triste
una fanciulla le donò calore
su quelle bianche ed innevate piste;
canon non ha l'alcova dell'amore. ..(2970

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le parole sono bellissime e struggenti ♥