mercoledì 20 gennaio 2010

(62) Non è forse..2177/2224

Quanto sudore, quante vite umane
perché anofele fosse debellata
da quelle terre paludose e insane.



Non fors'è un uomo chi ideò la sfinge?
E chi progettò i templi a Samarcanda?
Se Neanderthal a parentela spinge
perché è straniero un Tai della Tailandia?
La terra è unica, non ha lei confini,
i mari, i fiumi, i monti, i suoi deserti,
possono ostacolare i pellegrini
ma sempre la natura lascia aperti.
Della terra siamo figli e sia allegro
il cuor d'ognuno quando un fiore sboccia,
esso sia rosso, bianco, giallo o negro,
nasca sul mar, nel fango o sulla roccia. ..(2188)

I fiori belli sono delicati
come fragile ninfea di laguna
coi rosei suoi merletti, minacciati,
tetro mondo che sempre più s'imbruna.
Soggiorno breve fu, come turista
curiosità mi spinse alla scoperta
di ciò che appar comune a prima vista
ma di cultura è la finestra aperta. ..(2196)

Giunse improvviso per partir l'avviso,
natural causa questa di una scelta
che in piena libertà aveo deciso,
così, fatte le valige alla svelta,
mi trasferii su quell'Agro Pontino
dove trent'anni prima la palude
vide mutare il secolar destino
vinta dall'uomo, coraggioso e rude. ..(22o4)

Quanto sudore, quante vite umane
perché anofele fosse debellata
da quelle terre paludose e insane,
ora fiorente piana coltivata.
Non vi trovai dialetto generale
ma ognun portava in se, pur se qui nato,
timbro di voce tutto originale,
da genitrici origini lasciato.
Se anziani ricordavan la malaria
sott'ombrosi eucalipti era fiorita
na folta gioventù, florida e varia,
tra se ben miscelata ed inserita. ..(2216)

V'era l'orgoglio nei vecchi pionieri
un dì partiti da terre lontane
per affrontar quegli ostili sentieri,
duro da cogliere fu il primo pane;
or doma la natura, resa amica,
dava serenità a quella gente
paga del passo fatto con fatica;
antiche pene, sicurtà presente. ..(2224)

Nessun commento: