giovedì 28 gennaio 2010

CAPITOLO TRENTUNO

-S'è tradito da solo, non ha retto,
mentre lo interrogavano in questura
spiccato ha il volo oltre il parapetto,
così anche lui trovato ha la sventura!-



CAPITOLO TRENTUNESIMO

Direte voi: -Che c'entrano le stragi?-
il fatto fu che con "Piazza Fontana"
frenò l'aspirazion di nuovi agi,
sputata fu la verità lontana.
Piazza Fontana, mai possa memoria
dimenticare Te, ma rinnovelli
nell'eterno cammino della storia
quella tragedia, madre di flagelli.
S'era diffuso delle lotte il vento,
piene, come non lo eran state mai
s'empivan mille piazze in un momento,
uniti stavan studenti ed operai. (3958)

Ebbe paura l'ordine costituito,
quelle richieste di rinnovamento
innescaron col potere un attrito
che a tutti i costi egli voleva spento,
così scoppiò la bomba, in quel contesto,
squarcio che parve non aver ragioni,
e, si tentò di render manifesto
con le più truci manipolazioni.
Appena rientrato dal lavoro
disse mia moglie: -Sai,han preso il boia!-
Sembrò esser d'ottone più che d'oro
quella notizia, e non mi diede gioia. (3970)

-S'è tradito da solo e non ha retto,
mentre lo interrogavano in questura
spiccato ha il volo oltre il parapetto,
così anche lui trovato ha la sventura!-
-E' un anarchico forse-Sì!- rispose,
-Come lo sai?- Chiese con meraviglia?
-Non saprei dir, però son quelle cose
che di bruciato sanno anche a più miglia.- (3978)

Chi mai potrebbe esser nel rogo arso
se non chi è solo col proprio ideale?
Così, colpendo colui che era sparso
protesta non dovrebbe prender l'ale
ché, pur sapendo la pista fasulla
ma dovendo insabbiar quella reale
si crea la trama e non si rischia nulla,
in Italia mai questo riuscì male. (3986)


Nessun commento: