giovedì 28 gennaio 2010

Modesta era..4153/4210

nemmeno a pranzo, allora che alla mensa
correr devi per accorciar la coda,
momento culminante, folla intensa,
in unico local dove si snoda
in transennata calca la fiumana




Modesta era la griglia di partenza
ma dignitosa certo, non mendica,
chi di lavoro vive, all'astinenza
d'agi e di sprechi, sta senza fatica,
e, s'era il tempo dalle lotte inciso,
il sacrificio non vedevo vano;
l'espiazion per offrir paradiso,
l'eredità di un mondo giusto e sano
a chi, sul lungo treno della vita
era appena salito, sopportavo
senza dolor, m'era quasi gradita
al pensiero del fin per cui lottavo. (4164)

Il camminare proletario pesa
ma non perché il produrre sia pesante,
non tanto la carcassa viene offesa
quanto lo spirto nel correr stressante.
Dal trillar della sveglia mattutino,
(ghigliottina dell'abusivo sonno)
ogni attimo del giornalier cammino
fino a che il sol non ha girato il monno
meticolosamente è programmato.
Tanti minuti per la colazione,
perché sia in tempo cartellin timbrato,
tanti minuti per la produzione (4176)
perché il profitto venga assicurato;
tempo non v'è per una riflessione
nemmeno a pranzo, allora che alla mensa
correr devi per accorciar la coda,
momento culminante, folla intensa,
in unico local dove si snoda
in transennata calca la fiumana
per far placare il morso del digiuno;(4184)
è consuetudinaria razza umana,
vizi e bisogni regola d'ognuno
che bisogno par divenire vizio
e la routine trasforma in un automa
chi opera in qualsiasi esercizio
che par d'ognun la volontà sia doma; (4190)
e, pur quel pasto meritato, giusto,
s'ingolla nella non costretta fretta
come insaporo fosse, senza gusto,
più che rifoncillar, par che ricetta
impositiva abbiano ad ei prescritto,
sì che pur quel momento rilassante
non è come dovrebbe per diritto
ché quando la sirena, sibilante,
al lavor pomeridiano chiama
più lento par lo scorrer verso sera
e, finalmente giunta, ognuno sciama
verso il suo focolar di gran carriera; (4202)

soltanto allora, varcata la soglia
placa lo stress e umana dimensione
d'ogni costretto laccio alfin si sbroglia,
diventa reggia l'umile magione
e, nel calore delle quattro mura
torna a scaldarsi il cuor, si scioglie il gelo
che ha reso fredda la giornata e dura;
sempr'è l'amor che funge da disgelo. (4210)



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