mercoledì 27 gennaio 2010

Scorre la storia..3755/3798

Su lievi colli, a due passi dal mare,
con i Castelli a farle da cornice
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sedea Pomezia, giovane fanciulla,
fiorente, prosperosa, ingenua forse,




Scorre la storia, come un fiume scorre;
e ognuno trascina in se, qual fosse acqua,
goccia tra gocce che non può disporre
se nube diventar, oppur s'annacqua
un assetato fiore, od altrimenti
unirsi all'altre dell'immenso mare,
lasciarsi trascinar dalle correnti
che più nessuno la possa trovare.
Soltanto lei può dir del suo cammino
ma ciò per altri può non aver peso
come pesar non può se il mio destino
tragitto ebbe tortuoso e assai scosceso. (3766)

Legato fui ad altra umana goccia;
laccio che allor sfidava ogni tronchesa,
ne più cascata, ne diluvio o doccia
poteva cancellare quell'intesa.
L'union cancella le singole scelte
ed ogni spinta diviene confronto,
oppur le basi vengono divelte
e su l'union scende cupo il tramonto.
Forza prevalse che lasciar mi spinse
quel luogo familiare, e, da Cesena,
senz'aver meta chiara, mi costrinse
a dipartir di là se pur con pena. ...(3778)

Si presentava greve la zavorra
del matrimonio, da tempo aspirato,
così, muto pagai pesante morra
tagliando netto col tempo passato,
dalla patria del Passator Cortese,
terra che ancor mantien le mie radici,
mossi alla terra cui fiorenti imprese
promettevan più tenui sacrifici. ..(3786)

Su lievi colli, a due passi dal mare,
con i Castelli a farle da cornice,
dominio un dì di anofeli zanzare,
ora del Lazio trainante motrice
sedea Pomezia, giovane fanciulla,
fiorente, prosperosa, ingenua forse,
che a sfruttatori non oppose nulla,
per profittar di lei fecer le corse;
persin la mano di sicula piovra,
mozza, se pur ferocemente rea
su di lei mosse, con turpe manovra
calpestando la terra un dì di Enea. (3798)

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