domenica 7 febbraio 2010

Veder popoli..121/160

vedere io non so col mio giudizio
quell'uomo abominevole, dipinto
unico demone, solo malefizio
nel terrestre idilliaco recinto.




Veder popoli intieri falcidiati
da pestilenze, guerre, carestie,
e noi restare inermi, spensierati,
fin quando abbiam scorrevoli le vie.
-Da sempre c'è chi ha l'osso e chi la polpa,
se stanno male certo ci dispiace,
ma mica posson dare a noi la colpa!-
Ci ripetiamo per sentirci in pace.
Certo, il progresso ci è costato sangue,
le conquiste mai furon gratuite,
ma, non puoi chiedere a chi giace, esangue,
di curarsi da solo le ferite. (132)

Basta col disimpegno dei neutrali
quando non c'è contropartita certa
per poi prendere l'armi, solidali,
quand'odor d'interesse ci s'avverta.
Quando i due blocchi erano bilanciati
ognuno si sceglieva il suo tutore,
tanti conflitti erano soffocati
per evitare di far tanto rumore.
Solo il gigante con strisce stellate
or s'erigeva a giudice gendarme,
certo che non pensava a quelle armate
quando assaltò il Kuwait, Saddam con l'arme. (144)

Ora, che avesse forzato la storia
nessuno può negarlo, io non lo scuso,
ma vero pure, se abbiamo memoria,
che la storia è fondata sul sopruso.
Cosa voleva Saddam in fondo in fondo?
Riunir no stato che già l'era stato,
magari esser potente nel suo mondo,
mondo da altri diviso e dominato. (152)

Vado controcorrente, mi dispiace,
ma di non ragionar con la mia testa
non mi riesce, non ne sono capace,
perciò l'idea che mi son fatto è questa;
vedere io non so col mio giudizio
quell'uomo abominevole, dipinto
unico demone, solo malefizio
nel terrestre idilliaco recinto. (160)

1 commento:

Anonimo ha detto...

-Da sempre c'è chi ha l'osso e chi la polpa,
se stanno male certo ci dispiace,
ma mica posson dare a noi la colpa!-
Ci ripetiamo per sentirci in pace.

bellissime parole. Lucia