sabato 6 febbraio 2010

Improvvisa fu..5679/5722

Improvvisa fu una stoccata al cuore
per i compagni, dal segretario Achille;
ahimé che condottiero traditore!
La Bolognina sprigionò scintille.




Improvvisa fu una stoccata al cuore
per i compagni, dal segretario Achille;
ahimé! che condottiero traditore!
La Bolognina sprigionò scintille.
-Vuole cambiare nome? - Siamo matti?-
-La bandiera comunque non si tocca!-
-Ah! Se potesse tornare Togliatti!-
In difesa della gloriosa rocca
un popolo che ormai sembrava spento
fece fuoco e fiamme in assemblee,
rinacque qui l'antico movimento
sezioni furon fabbriche di idee. (5690)

Piano piano l'amara medicina
cominciava il salutare effetto,
quella ferita, tanto repentina
s'era rimarginata dentro il petto.
-Sempre compagni siamo e resteremo!-
-Sempre splenderà rossa la bandiera!-
-Il nome? Si! Va bene! Parleremo!
s'è necessario a passar la frontiera! -
- E' colpa nostra se ci sono i guai?-
Perché dovremmo dar soddisfazione
a quelli che non ci hanno amato mai?
Il cambiar noi, non dà loro ragione?- (5702)

-Ragione o non ragione a cosa serve
se tu non puoi contar stare nel giusto?
Perché specare allor tante riserve?
e, vuoi morir senza sperar nel gusto
di vedere cacciati i pescecani
c'hanno spadroneggiato e ancor lo fanno
convinti pur di farlo anche domani?
La lite nostra al popolo fa danno!- (5710)

La discussione si protrasse alquanto,
dibattito serrato e mai scontato
finché al capo, pur se con rimpianto
pel cambiamento s'affidò il mandato.
Seppellita la falce col martello
in quel terreno fertile e fecondo
un albero s'alzò gagliardo e bello,
creatura nuova in refrattario mondo.
Non fu indolor quel parto, ne poteva,
ma or possiamo dire che fu saggio
allora, quando il muro ancor reggeva;
Nessuno può negar ch'ebbe coraggio.... (5722)
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POEMA OPERAIO
(diario del secondo novecento)
FINE PRIMO LIBRO dal dopo guerra (1946) alla fine del P.C.I e nascita del P.D.S. (1991)

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