martedì 16 febbraio 2010

Se chi era.1306/1370

L'accumular non compete al poeta,
egli si nutre dell'aria, del vento,
vola sul mondo come una cometa,
ama la gioia ma non sfugge al tormento
.......................................................




Se chi era della legge servitore
ritiene che l'eluderla sia giusto,
chi nella legge crede con rigore
non può sentirsi che tradito e frusto,
ma non si turbi lo spirito quieto
innanzi alle miserie quotidiane
perché l'avidità (non è un segreto)
soddisfa poco e l'invidia rimane.
L'accumular non compete al poeta,
egli si nutre dell'aria, del vento,
vola sul mondo come una cometa,
ama la gioia, non fugge il tormento (1318)
dell'altrui sofferenze che son tante,
spara con forza sul mondo i suoi versi
e questo si mantien bene distante
nella speranza che vengan dispersi
sicché d'oblio l'oceano li inghiotte
in maggioranza, affogan nell'ignoto,
ma il poeta è come Don Chisciotte,
continua inesorabile il suo voto
di testimone e pungola il potere
che per natura mai consulta il cuore,
detesta chi si nutre di chimere
quei che in avere ha l'unico fattore. (1330)

La poesia è solamente sogni,
il mondo non ha tempo per sognare
perché concreti sono i suoi bisogni;
il poeta sta solo in mezzo al mare
senza saper se troverà l'approdo
e lascia i suoi messaggi alla bottiglia,
nella sua mente è sempre fisso il chiodo
che, pur malato, sia una meraviglia
degna di lode l'Azzurro Pianeta
con le sue albe dai riflessi d'oro,
coi suoi tramonti morbidi, di seta,
per la lirica un immane tesoro. (1342)

Quei poli di cristallo, risplendenti,
dove non muore tutti i giorni il sole,
e, l'orso di bambagia sfida i venti
sfoggiando in eleganza la sua mole,
quelle isole marmoree, galleggiando
sul mare verde come lo smeraldo,
incrocian le balene che sbuffando
fanno la doccia come fosse caldo (1350)

Se arduo appare il fiorire della vita
là, dove regna il gelo incontrastato,
non è certo più dolce la partita
nel deserto più arido e assolato,
ma, nonostante le rosse tempeste
o l'aria rarefatta che traballa,
vite vi stan che son vigili e deste
anche se non si spingon sempre a galla. (1358)

Se può fiorir la vita nel deserto,
se si mantien nell'artico glaciale,
ai tropici è splendido il concerto;
qui mette in mostra ogni effetto speciale
madre natura, ricca e fantasiosa
coi suoi palmizi in dorate spiagge,
con la vergin foresta rigogliosa
e le cascate in zone aspre e selvagge,
quell'armonia di suoni e di colori,
soggetta alla violenza del tifone,
potenza universale, che esce fuori
improvvisa, terribile emozione. (1370)


1 commento:

Anonimo ha detto...

La poesia è solamente sogni,
il mondo non ha tempo per sognare
perché concreti sono i suoi bisogni;
il poeta sta solo in mezzo al mare

Molto bella♥