lunedì 8 febbraio 2010

L'animale braccato..393/432

e il golfo si vestì d'oleoso manto
di morte promotor per fauna e flora,
e s'incendiò il deserto, tutto quanto,
nell'antica provincia di Bassora.




L'animale braccato si nasconde
ma alla canizza dei segugi fugge
disperato, s'impazza, si confonde,
finché spinto alle poste più non sfugge.
-Morto io sono, muore tutto il mondo,
allor che decretata la condanna
quello che posso mi trascino a fondo
così, chi resta in vita, più si danna!-
Questo il pensiero che bussò alla mente
di chi sconfitto, ormai senza speranza,
vedeva il vincitore suo, inclemente,
sfruttar la tanto attesa abbondanza, (404)
e il golfo si vestì d'oleoso manto
di morte promotor, di fauna e flora,
e s'incendiò il deserto, tutto quanto
nell'antica provincia di Bassora,
il sole non volava più nel cielo,
che, piangendo inchiostro sulla terra
tutto copriva di funereo velo;
ecco l'eredità d'orrenda guerra! (412)

Oramai fiaccata ogni resistenza
vittoria stava ancora ad aspettare
d'incoronare l'ultima potenza
rimasta sulla terra a comandare,
però, l'abbietto duce, pur sconfitto
alla guida restava del paese
c'avea portato dritto nel conflitto
e ancor ne paga conseguenze e spese. (420)

Il mio pensiero corre al terzo mondo
che già riempie le nostre città belle,
ovunque miri, in lungo, in largo, in tondo,
ovunque puoi veder facce novelle
con nostalgie di giungle o di savane,
di orridi deserti e di capanne,
di mari caldi, d'isole lontane;
crudi ricordi, scampate condanne
in occhi scuri, languidi, sanguigni,
presso i semafori al vento, al freddo, al sole,
ti vorresti fermar ma li respigni,
guardi altrove perché non hai parole, (432)
..........................................................


Nessun commento: