sabato 6 febbraio 2010

Problemi come..5639/5678

Insomma, in un mondo più vicino,
quando i blocchi parevano incontrarsi,
quando che l'inquilino del Cremlino
per invitarlo toccava prenotarsi,
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Problemi come disoccupazione,
malgoverno, l'abuso di potere,
mafia, camorra,stragi, corruzione,
guai a parlarne, si dovea tacere.
Bastava stare coi lavoratori
per essere tacciati da sfascisti
e dall'archivi pronti uscivan fuori
antichi documenti d'anni tristi.
Risuscitavan Stalin e Togliatti,
i triangoli rossi della morte,
di Praga, d'Ungheria orridi fatti,
tutto era buono per chiuder le porte (5650)
a quel partito reo d'esser parente
di quelli che tenevan l'altra sponda
dov'era sorto il sole d'oriente,
guida per proletari d'ogni fronda.

Parente sì, ma non per questo servo,
sempre dentro le regole del gioco,
gioco che partorì, che ne fu nervo,
e prezzo ne pagò alto non poco.
Sempre da Mosca partivan le offese
per chi comunque sempre fuori fosse,
ogni russa tragedia oppur cinese
purché nata sotto bandiere rosse
serviva per bocciare quel partito
che con Enrico fatto avea lo strappo;
esami dopo esami, all'infinito,
da un sistema eternamente zoppo. (5666)

Stavano in cattedra ad impartir lezioni
certi partiti con due punti appena,
con segretari che in varie occasioni
avevano dovuto espiar la pena.
Insomma, in un mondo più vicino,
quando i blocchi parevano incontrarsi,
quando che l'inquilino del Cremlino
per invitarlo toccava prenotarsi,
l'unico a rimanere fuori gioco,
reprobo, quel Partito Comunista
visto come l'acqua per il fuoco
in un'alternativa pluralista. (5678)

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