domenica 7 febbraio 2010

Avevan prima..209/

D'improvviso, una notte senza luna,
Bagdad s'accese come fosse festa,
l'intero mondo un'unica tribuna,
in gara ogni tivù per esser lesta
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Avevan prima il dittatore armato
illudendolo d'offrirgli potenza,
or, con l'embargo di mesi, condannato
quel popolo veniva all'astinenza.
Se pazzo od ubriaco sia l'autista
che colpa hanno gli ignari passeggeri
allor che si sfracella sulla pista?
D'innocenti son pieni i cimiteri!
Gli yanchiees, già deciso l'intervento,
con tutto il globo in mondovisione
attento di non perdere il momento
del via, della già scontata azione. (220)

D'improvviso, una notte senza luna,
Bagdad si accese come fosse in festa,
l'intero mondo un unica tribuna,
in gara ogni tivù per esser lesta
più delle concorrentri sue rivali
per far veder quei lampi, udir gli scoppi,
ormai la guerra aveva preso l'ali,
tutti i programmi divenivan zoppi
da "edizioni speciali", aggiornamenti,
da tavole rotonde, discussioni
di giornalisti più o meno competenti,
con varie e contrastanti previsioni. (232)

- Tre giorni ci saranno sufficienti
per debellare il crudele nemico,
anzi, tre notti di bombardamenti
e poi sarà finita, ve lo dico! -
E dal fronte ecco pronta la conferma
- L'azione è andata com'era previsto,
l'aviazione nemica è stata ferma
colpita a terra, senza averci visto!
Altri due giorni e colpirem le rampe,
punti strategici e stabilimenti. -
Nel monitor brillavano le vampe
causate dalle "bombe intelligenti".
-Ma come! Sì potente ed agguerrito
bastan tre giorni a cacciarlo fuori?
Per caso non l'avranno costruito
per far da preda e loro i cacciatori? - (248)

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