venerdì 12 febbraio 2010

CAPITOLO SETTIMO (II)

eppure, per un libro "scandaloso"
un capo islamico c'ogni giorno invoca
quel Dio clemente e misericordioso,
di clemenza ne ha dimostrata poca.





CAPITOLO SETTIMO

Ognuno si mantenga il proprio credo,
lo difenda con l'anima e col cuore
senza però condannare il corredo
c'altri geloso tiene con rigore.
Se un musulmano può avere sette mogli
le prenda, le tenga e le mantenga,
non sarà mai che un cristiano s'invogli
di mutar leggi perché questo avvenga;
se gli arabi rifiutano il maiale
io amo il salame ed i prosciutti
però non mi ritengo un criminale,
ne io pretendo mi seguano tutti. (974)

Quello che ad ogni uomo vien trasmesso
è un giudizio che è già confezionato,
guai a chi tenta di cambiar lo stesso!
Rinnegator di leggi è ripudiato.
Possiamo dir che il libero pensiero
non abbia più portoni da sfondare
nel nostro mondo, certo, questo è vero,
gli eretici non vanno più a bruciare,
eppure per un libro "scandaloso"
un capo islamico che ogni giorno invoca
quel Dio clemente e misericordioso,
di clemenza ne ha dimostrata poca. (986)

Ora, se la legge gli consente
di condannare a morte uno scrittore,
può il mondo intero rimanere assente
di fronte al fuoco purificatore?
Il mondo non può altro che guardare
perché solo chi eredita la legge
può seguirla, difenderla o lottare
per cambiarla e con ciò uscire dal gregge.
Non basta uscir dal gregge ma in leone
si deve trasformar colui che n'esce
e aver la forza almen della ragione. (997)

A chi ha fame non basta dare un pesce;
sempre nascerà chi non si sazia
di verità precotte, già condite,
non v'è sfida ne peggiore minaccia
per chi detiene verità acquisite
che s'opporrà coi denti e con la spada
ad ogni inteferenza o revisione;
ah! Quanti ostacoli ancora sulla strada
d'un mondo unito nella divisione! (1006)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se il mondo fosse tollerante come lo sei tu..staremmo tutti meglio .
Complimenti come al solito.
Lucia .