martedì 23 febbraio 2010

CAPITOLO TREDICI (II)

Quante assemblee, quanti l'argomenti,
mezzogiorno, la disoccupazione,
non erano trascurati gli aumenti
ma quelli li mangiava l'inflazione.




CAPITOLO TREDICESIMO

LIBRO SECONDO

Il vento proletario soffiò forte
che il fuoco prese piede in un baleno,
non puntò solo alla cassaforte
ma dei diritti volle fare il pieno.
S'ottenne che infortunio e malattia
venissero pagati per intero,
trenta giorni di ferie; Mamma mia!
per l'operaio non pareva vero.
Era così potente il sindacato
che uno "Statuto dei Lavoratori"
con ampie garanzie ed avanzato
si riuscì a strappare a "lor signori". (1830)

Nacquero i delegati, quanti allora
scelsero quella strada con l'impegno
di migliorare il mondo? Quanti ancora
la corsero per comodo disegno?
Comunque sia fu tanta l'euforia
ma solidarietà non venne spenta,
parve fiorir fra tutti un'armonia
da far la gente tutta più contenta.
Quante assemblee, quanti gli argomenti,
mezzogiorno, la disoccupazione,
non erano trascurati gli aumenti
ma quelli li mangiava l'inflazione. (1842)

Pur le mogli varcarono i cancelli,
doppio stipendio, cosa mai sperata
prima d'allora, che i sogni più belli
furon per chi lavora alla portata.
Comprarsi casa! E' il più grande sogno
per chi da proletaria stirpe viene,
si poté soddisfar questo bisogno
pur se non poche furono le pene;
il "capitale" non è generoso
per sua natura, ma aspetta che il vento
cambi di rotta, non resta a riposo;
-Dovrà pure finir questo momento!- (1854)

Il vento cambiò rotta lentamente,
e il "capitale" che mai s'era arreso,
l'indole ritrovò da prepotente;
or l'operaio si trovò indifeso.
S'eran creati gli ammortizzatori
per attutire lo scontro sociale,
mina per l'unità, i lavoratori
se son spaccati non fanno più male.
Mobilità e cassaintegrazione
hanno tenuto a freno la protesta
ma s'è negato a una generazione
d'entrare in campo. Che società è questa? (1866)

1 commento:

Anonimo ha detto...

I versi sono belli e descrivono bene la vita passata.
Per la domanda che vita è questa la risposta è
per noi oramai...ma per i giovani è uno schifo.
Lucia.