martedì 2 febbraio 2010

Quelle città..5059/5106

-Non cederò alla piazza!- aveva detto
quell'assetato uomo di potere
il dì che a San Giovanni, per dispetto,
non fecero arrivare le corriere;




Quelle città che avevan giunte rosse,
corrette, pur nei limiti del caso,
da trafficanti furono rimosse
perché sedesse quell'uomo sul raso,
restava solamente, unica torre
solida e solitaria, il sindacato,
ma se veleno dentro sangue scorre
in breve il corpo tutto è avvelenato.
Addirittura le logge segrete
che tante trame avevano diretto
tentarono l'assalto alla parete
senza riuscire a scalfirne l'assetto; (5070)
e, quella torre, carica di gloria,
era compatta ancora, ma le crepe
s'intravvedevano prossime nell'aria
come s'ode senza vederlo il pepe.

Fu il referendum la resa dei conti,
quello per cui si richiedeva il tolto,
la breccia ruppe formando due fronti,
il vecchio fronte unito, s'era sciolto.
-Non cederò alla piazza!- aveva detto
quell'assetato uomo di potere
il dì che a San Giovanni, per dispetto,
non fecero arrivare le corriere;
ma San Giovanni non bastò quel giorno,
mentre Lama finiva il suo comizio
le strade e le piazze tutto intorno
d'umano mar non eran che l'inizio. (5086)

Il direttore non fermò l'orchestra,
minacce ed improperi ci lanciava,
e guai a noi se una sorte maldestra
la busta come prima riportava.
Lama ed Enrico furono sconfitti,
penta governo non era battuto,
gli industriali vincevano tutti,
vincevan pur Carniti e Benvenuto. (5094)

Del Turco anche godette la vittoria
così quel pateracchio di campioni
al popolo confuse la memoria,
quali erano i cattivi? Quali i buoni?
Ancora in piedi quella torre antica
al popolo non dava affidamento,
tra le sue mura la forza nemica
aveva seminato scoramento;
Così che forze di conservazione
servendosi di un uomo di "progresso"
frantumavano quell'ultima unione,
le conseguenze ancor pesano adesso!

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