mercoledì 10 febbraio 2010

CAPITOLO SESTO (II)

L'animalesca legge del più forte
riporta l'equilibrio naturale;
su quei c'ha vinto ora pesa la sorte
di gestir la giustizia, bene o male.




CAPITOLO SESTO

Uomo, nella tua casa sei smarrito,
non riconosci l'orme dei tuoi padri
ne i figli tuoi han l'orme tue seguito;
si son confusi gli onesti coi ladri.
Abbiam sovente l'oro con l'ottone
fuso e confuso, in unico paiolo,
ugual destino al torto o alla ragione,
al rosso e al nero identico ruolo.
Destra, sinistra, mitiche certezze
crollate con il muro di Berlino
hanno eretto reciproche fortezze
l'una serrando per l'altra il cammino. (810)

Quanto profondi sono quei fossati
scavati dentro i cuori, nei cervelli,
che in nome d'ideali illuminati
hanno condotto i popoli ai macelli?
Come può esser mai l'idea crudele
e ritenersi frutto di valori?
Ma che valori sono se hanno fiele?
Ne questi hanno bisogno di colori.
La pace sta a destra come a manca,
la libertà non è ne rossa o nera,
è la Giustizia che più spesso arranca
specie se d'una classe è la bandiera. (822)

Ecco che si giustifica l'assalto
e quel vessillo è ambìto da coloro
che sempre l'hanno visto troppo in alto,
mai a favore ma contro di loro.
Grida all'usurpatore e si difende
in nome d'una regola acquisita
colui che la bilancia ha fatto pende
sempre alla parte ch'era a lui gradita.
Allor, se c'era, la "colomba" fugge,
fugge lontana tra fragor di scoppi;
in piena libertà ci si distrugge,
è naturale c'uno l'altro accoppi. (834)

L'animalesca legge del più forte
riporta l'equilibrio naturale;
su quei che ha vinto ora pesa la sorte
di gestir la giustizia, bene o male.
Di libertà la veste si fa stretta
mentre invano la "colomba" s'affaccia
fin quando resta in campo la vendetta
con la sua cupa e torbida minaccia.
Così son morti tutti quei valori
c'ognun proclama esserne l'alfiere
fin quando il vincitore, tra gli onori,
giura d'essere il giusto timoniere. (846)

1 commento:

Anonimo ha detto...

La pace sta a destra come a manca,
la libertà non è ne rossa o nera,
è la Giustizia che più spesso arranca
specie se d'una classe è la bandiera.

Purtroppo la pace non stà più da nessuna parte.

Ciao Domenico ,dire che mi piace è oramai scontato.
Lucia