lunedì 22 agosto 2011

e la barca galleggia..3775...3818



E la barca galleggia nell'attesa
di fare approdo al mitico Eldorado
mille volte promesso, sta sospesa
la speranza nel crescente degrado.
Guai dubitar soltanto della rotta,
della protesta guai alzar la voce,
soltanto a far domande si complotta,
guai contestare pur se sottovoce.    (3782)

Dal popolo sovrano incoronato
si sente un Dio, si sente onnipotente,
scurrile nel linguaggio, un po' sboccato,
piange il mondo? Lui sempre sorridente,
e i servi sciocchi a fare da contorno,
considerati i giornalisti ostili
si tenta di levarseli di torno,
non si risponde se non son servili.  (3790)

Tra le tante promesse ripetute
in anni ed anni, l'unico problema
sempre affrontato e ancor se ne discute
è la "Giustizia", ma, per quanto rema
c'è sempre qualchedun che rema contro,
allor si sforma: - Con tanti sodali
non si riesce a terminare lo scontro
coi loschi magistrati criminali? -
E mentre il Dulcamara imbonitore
insiste a presentare i suoi prodigi,
di solidarietà ogni valore
s'è perso nei meandri cupi e grigi
d'un individualismo esasperato.
S'è risvegliato il mondo all'improvviso
scoprendosi un pallone assai gonfiato
pericolosamente in alto assiso.    (3806)

Non potrà mai entrar negli ingranaggi
della speculazione finanziaria
la poesia, però, certi messaggi
pur se incompresi ti tolgono l'aria.
Quando falliscon banche e i cittadini
perdono investimenti fatti in borsa
e non si vedono argini o confini
allo tsunami che invade di corsa
imprese grandi e piccole, i governi
presi dal panico corrono al riparo
per salvare gli ex dei, già padreterni
colpevoli del piatto tanto amaro.   (3818)
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