mercoledì 14 aprile 2010

Vedemmo le famiglie..3119/

C'è grande commozione pei caduti,
il Vittoriano un tappeto di fiori,
parlar di pace? Meglio restar muti;
parlar di guerra? Guai! Ti caccian fuori!




Vedemmo le famiglie di quei morti,
le mogli, i figli, i vecchi genitori,
tanti che ancora non s'erano accorti
di cosa succedesse là, di fuori,
nel loro inconscio timorosi, forse,
ma, la certezza di un impiego certo....
in quanti oggi farebbero le corse
per andare sei mesi in quel deserto?
Forse chissà! Oggi meno di ieri,
ma se precarietà pesasse meno
a partir per la guerra, siam sinceri,
sarebbe più fatica fare il pieno. (3130)

Comunque sia la morte tutto spiana,
ora, la patria, l'onore, la bandiera...
ogni critica lieve s'allontana
per l'intervento, pur se prima c'era.
C'è grande commozione pei caduti,
il Vittoriano un tappeto di fiori,
parlar di pace? Meglio restar muti;
parlar di guerra? Guai! Ti caccian fuori.
E' complicato il mondo; se di pace
è nata la missione, non si vede
perché "l'arcobaleno" non ti piace
blindati o bombe invece fanno fede. (3142)

Ora i tromboni parlano di eroi
caduti per difender l'Occidente,
caduti certo, vittime se vuoi,
ma sono morti senza fare niente.
La commozione dei congiunti, il pianto,
il dolore per quei morti è sincero,
l'Italia intera è a San Paolo, accanto
a quelle bare con l'apparato intero,
ma non sarei poeta se restassi
ad annotar ciò che sta sulla crosta,
se almeno di scavare non tentassi
pure se spesso lo scavare costa, (3154)
quando cerchi d'andare bene a fondo
t'accorgi che non tutto è bianco o nero,
t'accorgi che multicolore è il mondo,
ciò che è falso per te per altri è vero.

Questo mondo che ormai s'abbraccia tutto
in uno sguardo solo, dallo spazio
se astronauta t'affacci, tondo frutto
che sembra non voler chiedere dazio,
a vederlo di là non ha confini
se non dell'acque a separar la terra,
allora perché mai, donne, bambini,
muoion di fame, muoiono di guerra
e nell'indifferenza altri si gode
delle delizie che la vita offre?
Solo il terrore, quando accanto esplode
ti fa pensare un attimo a chi soffre. (3170)



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